Post

🛑 CYBERBULLISMO: QUANDO L’ODIO CORRE ONLINE, LA LEGGE NON GUARDA IN SILENZIO

Viviamo in un’epoca in cui uno smartphone può diventare un’arma. Il cyberbullismo è una realtà drammatica, spesso invisibile agli occhi degli adulti, ma devastante per le vittime, soprattutto tra i più giovani. 📲 Offese, minacce, umiliazioni pubblicate sui social, nei gruppi WhatsApp o in chat private non sono “scherzi da ragazzi”: sono reati. E l’ordinamento italiano è chiaro. 📌 La Legge 71/2017 è la prima norma che riconosce e combatte il cyberbullismo, prevedendo: • Il diritto alla rimozione immediata di contenuti offensivi dal web; • Il coinvolgimento delle scuole per prevenire e formare; • L’ammonimento del minore responsabile da parte del Questore. Ma non finisce qui. 📚 Chi perseguita, diffama, minaccia o espone un ragazzo al pubblico ludibrio digitale può rispondere di reati gravi come: • Diffamazione (art. 595 c.p.) • Minacce (art. 612 c.p.) • Stalking (art. 612-bis c.p.) • Trattamento illecito di dati personali • E, nei casi peggiori, pornografia minorile o istigazi...

Il Reato di Falso in Atto Pubblico: Tutela della Fede Pubblica nel Codice Penale Italiano

Introduzione La legge italiana tutela la fede pubblica, ovvero la fiducia collettiva nell’autenticità e nella veridicità dei documenti pubblici. Tra i reati più gravi che minacciano tale fiducia figura il falso in atto pubblico, disciplinato dal Codice Penale agli articoli 476 e 479. Questo reato non colpisce solo chi viene direttamente danneggiato da un documento falso, ma l’intera collettività, perché mina la certezza giuridica e amministrativa alla base della convivenza civile. ⸻ Cosa si intende per “falso in atto pubblico” Il falso in atto pubblico si verifica quando un pubblico ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni, attesta il falso all’interno di un documento pubblico. L’atto, pur avendo un’apparenza di legalità e validità formale, contiene un contenuto non corrispondente alla realtà dei fatti. ⸻ Riferimenti normativi principali Art. 479 c.p. – Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico “Il pubblico ufficiale, che, ricevendo o formando un atto nell...

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA DISPLINATI DALL' ART.572 CODICE PENALE.

Alzare le mani non è mai la soluzione ideale, men che mai su una donna. Qualsiasi siano i conflitti all'interno di una coppia, quest'ultimi vanno risolti con altre modalità Vedere una donna con ecchimosi su tutto il corpo, fa effetto anche ad un professionista che ne ha viste tante nel suo percorso professionale. La difficoltà di denunciare, da parte di alcune donne, sta nel gioco dominante e psicologico che alcuni esercitano sul proprio partener. Denunciare per tutelarsi è la migliore soluzione al tipo di problematica di questo genere, pur se molte volte la vittima ha difficoltà nel farlo. La possibilità per la donna di sottrarsi al proprio carnefice e consequenzialmente di salvarsi, è strettamente correlata alla capacita di essa di denunciare, evitando anche conseguenza peggiori, come il femminicidio. Link diretta lunedì 14 ore 19.00 https://www.facebook.com/share/16dKxwiao9/?mibextid=wwXIfr

Separazione e Divorzio principali differenze.

Immagine
Molto spesso quando si parla di Separazione consensuale e giudiziale, si ritiene che entrambe le procedure siano percorsi processuali lunghi, dolorosi e tortuosi. Ma non tutti sanno, altresì, che vi è una differenza “sostanziale” e duplice tra separazione consensuale e giudiziaria, sia sotto l’aspetto tecnico giuridico che sotto l’aspetto temporale che delinea l’iter tra le due procedure. Si può parlare di separazione consensuale quando tra i due coniugi vi è un accordo su come regolamentare la nuova vita da separati ed in particolar modo vi sia, altresì, un accordo sulle modalità di gestione degli aspetti della genitorialità, la collocazione della prole, fino ad arrivare all’ intesa sugli aspetti puramente patrimoniali (ad esempio: l’utilizzo della casa coniugale, gestione del relativo patrimonio) mantenimento del coniuge, e della relativa prole, orari di visita e divisione del tempo da trascorrere con i propri figli. Quando vi è questa ipotesi suindicata, non essendoci la necessità d...

COSA E' IL RETO DI STALKING

IL REATO DI STALKING O ATTI PERSECUTORI Prima di tutto bisogna effettuare una precisazione di fondo che ci consente in maniera chiara e precisa di inquadrare questa tipo di fattispecie di reato. Nel merito va rilevato che il reato di STALKING è punito dall’art.612 c.p definendolo nella sua consistenza nell’attuazione di condotte persecutorie ripetute che incidono sulle abitudini di vita della vittima o generano un grave stato di ansia o di paura. Il rato di Stalking ex art. 612-bis c.p. Il reato di stalking (dall’ inglese to stalk, “fare la posta”) è entrato nel nostro ordinamento giuridico penale grazie il D.L. n.11/2009 (convertito in legge n.38/2009) che ha introdotto successivamente l’art. 612-bis c.p. che ha rubricato tale condotte come“atti persecutori”, punisce chiunque “con condotte reiterate nel tempo, minaccia o molesta taluno da cagionare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona ovvero al medesimo legata da relazione affettiva da cos...

CONDOMINIO. RICHIESTA DI ACCEDERE ALLA DOCUMENTAZIONE CONTABILE DA PARTE DI UN CONDOMINO, RICHESTA NEGATA DA PARTE DELL’AMMINISTRATORE.

Immagine
 
Immagine
 Presentazione Avv. Alberto Vecchiolla